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\\ Premio Carta Stampata
Nello Scavo
Inviato speciale Avvenire

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Sebastiano Scavo, noto come Nello, è un giornalista e scrittore siciliano, nato a Catania nel 1972. Dopo gli esordi con il quotidiano La Sicilia e altre esperienze con testate nazionali, dal 2001 scrive per il quotidiano di ispirazione cattolica Avvenire, del quale è oggi inviato speciale. 
Le sue inchieste sono state riprese e rilanciate da giornali internazionali come The New York Times, The Washington Post, The Independent, The Guardian, Le Monde, Huffington Post, La Croix, BBC, El Pais, Clarin, El Mundo e La Nación.


Le sue ricerche negli anni lo hanno condotto in molte zone "calde", accendendo i riflettori su diversi temi. Ha indagato sulla criminalità organizzata e il terrorismo globale in Paesi come ex-Jugoslavia, Cambogia, Sudest asiatico, ex repubbliche dell’Unione Sovietica, America Latina; ha seguito le tracce delle migrazioni lungo le frontiere più ostili come Turchia, Siria, la Rotta Balcanica, il Caucaso, il Corno d'Africa e il Maghreb. 
 

Nel 2011 è stato tra i primi al mondo a entrare insieme a CNN, Reuters e The New York Times nella città di Mogadiscio, mentre la capitale somala veniva devastata da una nuova ondata di combattimenti. Nel 2016, dopo avere percorso e raccontato per oltre un anno la rotta terrestre dei Balcani, insieme a carovane di profughi, è stato in Siria scoprendo le catacombe dove sono tornati a vivere i cristiani sotto i bombardamenti. Nel settembre 2017 è riuscito a introdursi in una prigione clandestina gestita dagli scafisti libici, raccontando in presa diretta le condizioni dei migranti detenuti. 


È  stato tra i giornalisti che ha trascorso più tempo sulle navi di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. Nel 2019, mentre indagava sulla tratta dei migranti dall’Africa all’Europa, ha svelato il negoziato tra autorità italiane e trafficanti di petrolio, armi ed esseri umani in Libia. Le ripercussioni internazionali di quella inchiesta lo costringono a vivere sotto scorta. 
Nel febbraio del 2022 è arrivato in Ucraina qualche giorno prima dell’apertura delle ostilità di Mosca contro Kiev. Ha raccontato lo scoppio della guerra e l’avanzata dei russi sul territorio ucraino nei primi mesi di guerra. È stato autore, inoltre, dell’inchiesta giornalistica con cui è stata denunciata la deportazione di bambini ucraini in Russia, da cui è scaturito il mandato di cattura internazionale contro Vladimir Putin.


Da ottobre 2023 si sta dedicando stabilmente al conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Accanto al lavoro di cronista trova spazio anche quello di scrittore. Molti dei temi che affronta nascono proprio dalle inchieste che compie.  Tra gli altri, ha scritto “La Lista di Bergoglio” (Emi, 16 lingue - 60 Paesi) “I sommersi e i salvati di Bergoglio” (Piemme-Mondadori, 2014), “Luigi Ciotti, un prete contro la mafia” (Bayard, Francia), “I nemici di Francesco” (Piemme-Mondadori, tradotto in oltre 20 Paesi). "Perseguitati" (Piemme - Mondadori, in via di traduzione per l'estero). "Bergoglio e i libri di Esther. L'amicizia tra il futuro papa e la rivoluzionaria desaparecida" (Città Nuova, 2017). "Pescatori di uomini", scritto con don Mattia Ferrari (Garzanti, 2020).
Gli ultimi sono “Kiev” (Garzanti), il primo libro-reportage di guerra pubblicato sul conflitto in Ucraina; “Le mani sulla Guardia Costiera”, sulle trame criminali nel Mediterraneo che dalla Libia a Malta, all’Italia e fino a Bruxelles coinvolgono criminali, esponenti politici, trafficanti di petrolio, armi e droga.

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